Tour Soci | Consorzio Lavoro Ambiente

24.11.2023

Il Consorzio Lavoro e Ambiente opera da più di quarant’anni sul territorio trentino offrendo diversi servizi in molteplici comparti come l’edilizia, le infrastrutture, ripristini e servizi ambientali, attività di front office, pulizie, gestione dei rifiuti, manutenzione del verde, ristorazione, logistica e i lavori socialmente utili.

“Una imprenditorialità rispettosa dei principi e dei valori cooperativi, dove competitività e professionalità significano, prima di tutto, persone”: si descrive così il Consorzio Lavoro e Ambiente (in sigla Cla) di Trento. Nasce negli anni ’80 e conta oggi oltre 40 cooperative di produzione lavoro, operanti in Provincia di Trento e fuori. La sua attività è organizzata in aree che rappresentano altrettanti settori in cui opera: lavoro e territorio, servizi e territorio, lavori socialmente utili e la progettazione.

Il Consorzio Lavoro e Ambiente opera da più di quarant’anni sul territorio trentino offrendo diversi servizi in molteplici comparti come l’edilizia, le infrastrutture, ripristini e servizi ambientali, attività di front office, pulizie, gestione dei rifiuti, manutenzione del verde, ristorazione, logistica e i lavori socialmente utili. La mission aziendale è la creazione di opportunità di lavoro per i soci attraverso un’attenta analisi del mercato per intercettarne le richieste ed elaborare soluzioni integrate in grado di valorizzare ogni singola competenza. Un obiettivo che si traduce in costante ricerca orientata all’integrazione di servizi multipli e diversificati che cerca di tenere conto della specializzazione delle risorse interne, con attenzione alla qualità di processo e rispetto dell’ambiente e della sicurezza sul luogo di lavoro.

Durante il Tour Soci Habitech 2023, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare l’attuale presidente di Cla Germano Preghenella, che ha condiviso gli sviluppi più recenti all’interno dell’azienda.

Quali sono le sfide più immediate e complesse della gestione di servizi molteplici e diversificati come i vostri?

Proprio in virtù di questa complessità, risulta fondamentale trovare l’equilibrio tra i diversi soci che fanno parte del nostro consorzio, in particolare quando siamo di fronte a progetti integrati. Offrire servizi integrati significa essere in grado di gestire questo sottile equilibrio e scegliere ad esempio il socio più adatto per competenza, dotazioni di mezzi e disponibilità da inserire in un determinato progetto. Comunicazione e coordinamento sono quindi i fattori principali.

Uno degli obiettivi principali del Consorzio è quello di creare opportunità di lavoro per i Soci, analizzando il mercato per intercettarne le richieste ed elaborando soluzioni integrate che valorizzino ogni competenza. Gli ultimi anni sono stati soggetti a cambiamenti sociali ed economici non di poco conto che hanno portato ad un cambio di paradigma organizzativo e sociale. A seguito di questo, ci sono stati cambiamenti importanti all’interno del Consorzio negli ultimi cinque anni?

Durante il periodo della pandemia che ha rallentato molti progetti, abbiamo avuto l’opportunità di accelerare i processi di digitalizzazione. Questo ha modificato il nostro tradizionale approccio alla relazione con i nostri soci, che non è più solo fisica ma utilizza le nuove tecnologie, come ad esempio le videochiamate, per rafforzare il rapporto anche a distanza.

L’emergenza Covid ci ha insegnato la flessibilità e la capacità di cambiare rotta anche a 360° se le circostanze esterne lo richiede. È il metodo con cui si affronta il cambiamento che determina la buona riuscita o meno delle attività. Questo significa lavorare accostando un pensiero a lungo termine e un atteggiamento capace di assorbire il cambiamento e utilizzarlo a proprio favore. Dal punto di vista sociale dobbiamo affrontare anche il problema demografico che, nell’immediato, significa un importante cambio generazionale e una sempre maggiore difficoltà nel reperire professionalità. Occorre cambiare il modo di porsi e affrontare il mercato: bisogna essere attrattivi per la professionalità di cui si ha bisogno. Il cambiamento continuo necessita di molte energie per essere gestito.

Quali sono i vostri principali progetti di sviluppo nell’attività futura all’interno del Consorzio?

Siamo alla ricerca di nuovi campi di sviluppo, in particolare per quanto riguarda l’accoglienza degli studenti universitari. Stiamo lavorando su più fronti cercando nuove aree, edifici, opportunità per ampliare l’offerta su territorio Trentino. Dall’altra parte stiamo valutando e facendo un’analisi per la possibilità di portare le nostre cooperative al di fuori del territorio provinciale. Questo significa saper affrontare un nuovo mercato, ipoteticamente simile ma diverso. Puntiamo anche davvero molto sui servizi integrati, data anche la nostra natura consortile.

Il Tour Soci di Habitech è lo strumento che abbiamo individuato per creare e diffondere conoscenza. Quale valore attribuite all’appartenere al network di Habitech che, speriamo, sarà in costante sviluppo, quali sono a suo parere gli aspetti positivi e quali invece quelli negativi?

Non ci sono mai stati aspetti negativi nel nostro rapporto con Habitech negli anni. Abbiamo avuto fino ad ora poche collaborazioni, limitate ad alcune aziende. Noi, negli anni, abbiamo sviluppato molto i servizi del consorzio. Un maggiore coinvolgimento di Habitech potrebbe essere molto interessante soprattutto riguardo il tema della sostenibilità, sempre più rivolta anche all’aspetto economico con gli ESG. Habitech ha tutte le potenzialità per diventare un interlocutore importante in un’ottica futura in cui la sostenibilità avrà un ruolo sempre più distintivo.

Rispetto a questo, ha suggerimenti, consigli su ulteriori possibili modalità di collaborazione e di coinvolgimento attivo?

Io credo che il fattore cruciale sia proprio la comunicazione e il dialogo costante. Creare dei momenti ad hoc dove incontrarsi e raccontarsi gli ultimi sviluppi può essere sicuramente un trampolino di lancio per nuove idee e progetti. È importante capire cosa si può fare per l’altro e cosa l’altro può fare per noi. L’idea, secondo me, è quella di creare confronto e non dare mai per scontato niente. L’importanza della relazione diretta si somma a questi momenti di confronto necessari per riuscire a creare e condividere idee.

 

 

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