Tour Soci | ARTI

23.01.2024

ARTI è uno studio di progettazione che esula dalla definizione classica, rivolgersi a loro significa avere al proprio fianco un total design partner in grado di racchiudere in un’unica struttura l’intera gamma di competenze necessarie allo sviluppo di tutte le fasi progettuali per chi investe, costruisce o riqualifica.

Condividere, abitare, lavorare, muoversi, crescere e connettere: sono questi i cinque pilastri fondamentali della mission ARTI, il cui obiettivo è il vivere bene a 360°. ARTI è uno studio di progettazione che esula dalla definizione classica, rivolgersi a loro significa avere al proprio fianco un total design partner in grado di racchiudere in un’unica struttura l’intera gamma di competenze necessarie allo sviluppo di tutte le fasi progettuali per chi investe, costruisce o riqualifica. Il focus diventa così la realizzazione di progetti che mirano al miglioramento del benessere delle persone, alla promozione della qualità della vita e alla creazione di un valore tangibile sia per il mercato che la comunità nel suo insieme.

ARTI in numeri ha realizzato 783 progetti, 102 opere in costruzione, 9.294 persone coinvolte e 170 tonnellate/anno per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di CO2. Questi numeri sono il risultato di un approccio nuovo alla progettazione il cui claim “progettare bene per vivere bene” vuole dare ulteriore valore alle risposte circa la transizione ecologica, l’ipertecnologia, l’energia, i trasporti, l’acqua e il cambiamento climatico. Un approccio che vuole essere realizzabile prima di tutto, confortevole, funzionale, sostenibile e virtuoso. Una progettazione che tiene in considerazione gli aspetti architettonici, ingegneristici, urbanistici e ambientali assieme a quelli etici e umani. I progetti che prendono forma riflettono una vasta gamma di ambiti, dall’edilizia residenziale alle strutture ricettive, da contesti industriali e commerciali a interventi nel settore pubblico.

La collaborazione coinvolge diverse figure, come le multiutility, imprenditori, aziende edili, amministratori, progettisti e privati, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni su misura per le esigenze specifiche di ciascun contesto. Questo approccio multidisciplinare consente di adottare una prospettiva integrata nella realizzazione dei progetti, garantendo la capacità di soddisfare le molteplici necessità e di ottimizzare la qualità e la funzionalità degli ambienti progettati.

In occasione del Tour Soci Habitech abbiamo incontrato l’amministratore delegato, l’ing. Roberto Tettamanti, che ci ha raccontato gli ultimi sviluppi interni.

Aiutiamo a rigenerare e riqualificare spazi abitativi, urbani e sociali, progettando soluzioni che apportano benessere migliorando la vita delle persone.” Quali sono le sfide principali da affrontare per riuscire a dare vita a questi obiettivi di vision?
Indubbiamente, è essenziale sviluppare un solido network di relazioni sia sul territorio che con le imprese e gli altri progettisti coinvolti nelle iniziative. Questo approccio è fondamentale per garantire al cliente il risultato desiderato. Attualmente, l’industria edilizia richiede un’ampia varietà di competenze e professionalità, rendendo necessario lavorare su progetti più ampi e integrati che vanno oltre le singole aziende, al fine di ottenere il risultato finale desiderato.

Come può essere promossa in modo efficace l’integrazione tra architettura, urbanistica e ingegneria, tenendo conto di aspetti come la sostenibilità ambientale e il ritorno sociale ed economico dell’investimento?
Le tre diverse componenti di architettura, urbanistica e ingegneria devono essere considerate simultaneamente. Nel concepire un progetto all’interno del contesto socio-economico e urbano, è essenziale integrare tutte queste discipline. Il successo in termini di sostenibilità deriva dall’inizio del concept design o addirittura dalla fase di normazione urbanistica. La multidisciplinarietà deve permeare l’intero processo progettuale, garantendo un approccio olistico fin dalle prime fasi.

Quali sono i vostri principali progetti di sviluppo nell’attività futura all’interno dell’azienda?
Stiamo attivamente operando su diversi fronti. Prima di tutto, ci stiamo concentrando sulla formazione interna, investendo per migliorare le competenze tecniche e le soft skills del nostro team. Parallelamente, stiamo attuando strategie commerciali volte a ridefinire il ruolo dell’ingegnere. Pensiamo che possa trasformarsi in un consulente per lo sviluppo, oltre che essere una figura tecnica dedicata esclusivamente alla risoluzione dei problemi

Il Tour Soci di Habitech è lo strumento che abbiamo individuato per creare e diffondere conoscenza. Quale valore attribuite all’appartenere al network di Habitech che, speriamo, sarà in costante sviluppo, quali sono a suo parere gli aspetti positivi e quali invece quelli negativi?
Habitech rappresenta una straordinaria opportunità per il Trentino, specialmente per noi progettisti, essendo un catalizzatore del tema della sostenibilità. La nostra regione gode già di una reputazione di leader nel settore della sostenibilità, e quando operiamo al di fuori del nostro territorio, portiamo con noi questa significativa nomea. Habitech può incarnare questo concetto e fungere da ponte verso un futuro più sostenibile. Senza dubbio, sarà un brand di grande rilevanza che ci accompagnerà nel nostro percorso.

Rispetto a questo, ha suggerimenti, consigli su ulteriori possibili modalità di collaborazione e di coinvolgimento attivo?
Habitech potrebbe costituire un’opportunità per noi nel raggiungere una dimensione nazionale, aprendo sedi dedicate alla sostenibilità in altre regioni, magari focalizzandoci anche esclusivamente sulla formazione. L’integrazione tra il progetto Arti e Habitech per quanto riguarda l’espansione potrebbe rappresentare la direzione ideale. È il momento di guardare oltre i confini del Trentino e orientarsi verso una prospettiva nazionale.

 

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