Tour Soci | UpSens

23.10.2023

“Misurare la qualità della nostra vita, è stato il sogno che ha condotto alla nascita di UpSens, ed è diventato il primo obiettivo dell’azienda”. Semplici e chiare le parole che il team di UpSens sceglie per descriversi. L’azienda, PMI innovativa del Gruppo Optoi con quartier generale a Trento, ha come core business lo sviluppo e la produzione di prodotti e soluzioni tecnologiche standard o personalizzabili per il monitoraggio ambientale.

“Misurare la qualità della nostra vita, è stato il sogno che ha condotto alla nascita di UpSens, ed è diventato il primo obiettivo dell’azienda”. Semplici e chiare le parole che il team di UpSens sceglie per descriversi. L’azienda, PMI innovativa del Gruppo Optoi con quartier generale a Trento, ha come core business lo sviluppo e la produzione di prodotti e soluzioni tecnologiche standard o personalizzabili per il monitoraggio ambientale. L’obiettivo è quello di accompagnare i propri clienti lungo tutta la filiera produttiva, come partner tecnologico e industriale competente e affidabile. UpSens nasce nel 2016 e ha fin da subito chiara la propria mission: contribuire al miglioramento della qualità della vita. I sensori presentati destano immediatamente grande interesse anche tra le aziende, e da un’iniziale mercato B2C UpSens si riorienta verso il mercato B2B, su cui decide di puntare con sempre più forza. Parte così il percorso di specializzazione, che nel 2019 sfocia in una transizione del proprio modello di business verso il B2B, anche tramite la creazione di importanti partnership con grandi corporate del territorio nazionale. I soci fondatori hanno saputo analizzare e cogliere sfide attualissime, in un mondo dove i concetti di benessere e salute sono sempre più centrali, contribuendo a promuovere una cultura del benessere e della qualità della vita. Una cultura che parte dai più giovani attraverso l’impegno di UpSens nel dare vita a progetti legati alle scuole del territorio per consentire di misurare e migliorare la qualità dell’aria nelle aule. Il team di UpSens, multidisciplinare e competente, è accomunato dall’obiettivo di mettere la propria esperienza al servizio dei progetti per lo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili. Abbiamo incontrato la CEO Ketty Paller in occasione del Tour Soci Habitech 2023 e ci ha raccontato in una intervista gli ultimi sviluppi interni all’azienda.

La mission di UpSens è quella di contribuire al cambiamento e al miglioramento della qualità della vita, attraverso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche, anche personalizzate, per il monitoraggio ambientale. Perché si deve misurare per conoscere e conoscere per agire. Può commentare brevemente la vision contestualizzandola rispetto alle sfide più immediate da affrontare oggi per poter dare respiro agli obiettivi preposti?

La prima difficoltà che abbiamo riscontrato è stata la scarsa sensibilità verso queste tematiche. Soprattutto prima dello scoppio della pandemia il grande pubblico mostrava, devo dire, un interesse molto limitato nei confronti della qualità dell’aria, che pure costituisce un elemento fondamentale e irrinunciabile per il nostro benessere negli spazi indoor. Ecco perché tra le prime azioni da noi intraprese c’è stata proprio una massiccia sensibilizzazione delle persone (e delle aziende) sull’importanza di questo tema. La tecnologia UpSens non è mai stata fine a se stessa. In accordo con la filosofia del Gruppo Optoi, l’innovazione deve sempre essere concreta, e ciò avere un impatto evidente, tangibile, sulla qualità della vita e sul benessere di tutti. Purtroppo, non è facile parlare di qualità dell’aria, essa sfugge ai nostri cinque sensi, ma per fortuna la tecnologia può aiutarci. I sensori UpSens rappresentano una sorta di senso extra che permette di capire se – semplifico – stiamo respirando un’aria salubre o meno. La sensibilizzazione del grande pubblico è stata tuttavia solo una delle azioni che abbiamo portato avanti. In parallelo ci siamo concentrati sulla dimensione tecnologica, cioè affinare i nostri sensori anche grazie a una crescita del nostro team tecnico. In seguito, abbiamo vissuto un percorso di marcata evoluzione finalizzato a permettere anche un efficientamento energetico rispetto alla mera misurazione della qualità dell’aria. Non solo: il passo successivo è ovviamente stato quello di supportare in modo effettivo il miglioramento della qualità dell’aria, in modo da fare sempre più innovazione concreta, che per noi non è uno slogan ma una linea-guida. Il nostro percorso, in ogni caso, è stato abbastanza lineare. UpSens inizialmente si era posta come obiettivo principale quello del monitoraggio, mentre adesso ci stiamo spostando verso il controllo degli attuatori per farli funzionare in maniera efficiente, con un occhio attento al risparmio energetico. Un tema, quest’ultimo, che è diventato prioritario dopo i recenti e ahimè tristemente noti eventi internazionali.

UpSens sarà a Smart Building Expo Milano dal prossimo 15 al 17 novembre. Quali sono le motivazioni principali alla base di questa scelta e quale valore in termini di crescita e formazione ritenete che l’evento possa apportare?

Abbiamo accolto con piacere l’invito a partecipare all’iniziativa. La nostra adesione nasce dal nostro interesse per i cosiddetti edifici 4.0, cioè edifici che, grazie alle nuove tecnologie, sono più intelligenti e di conseguenza efficienti. Naturalmente il settore dello smart building è in piena espansione, e cresce in tutte le direzioni. Noi ci occupiamo della qualità ambientale, ma con la nostra linea di prodotti QuAir abbiamo compiuto quello che per noi è stato un vero e proprio salto quantico: siamo passati dal mero monitoraggio al controllo degli attuatori. Per tale ragione abbiamo cercato di rendere il dispositivo aperto anche verso terze parti, quindi anche verso l’attuazione, e sempre più spesso collaboriamo proprio con chi si occupa della parte successiva, ossia del miglioramento della qualità dell’aria. Pensiamo che a Smart Building Expo Milano avremo la possibilità di confrontarci con aziende di livello che magari offrono un sistema completo rispetto a noi, che ci focalizziamo soltanto sula qualità dell’aria, dell’ambiente. Noi offriamo una piattaforma tecnologica flessibile che può facilmente adeguarsi alla necessità di chi opera nell’ambito degli impianti di climatizzazione, ventilazione meccanica controllata, sicurezza (infatti contemporaneamente si tiene proprio una fiera dedicata alla sicurezza) ecc. Crediamo, dunque, che sia un’occasione per presentare la nostra piattaforma, trovare nuove opportunità, nuove partnership a livello industriale.

Quali sono i vostri principali progetti di sviluppo nell’attività futura all’interno dell’azienda?

Puntiamo a implementare anche la parte di Intelligenza Artificiale, che riteniamo strategica. La nostra tecnologia prevede la possibilità di raccogliere una serie importante di dati, ma poi il valore aggiunto lo si ottiene proprio andando ad analizzare questi dati, correlandoli fra loro, e creando tutta una serie di algoritmi che possano, anche grazie all’IA, auto-apprendere in funzione di un contesto specifico. Questo per poter fornire un servizio sempre più immediato, puntuale e specifico in funzione dell’ambiente in cui i sensori vengono posti; fare, cioè, in modo che il sensore diventi sempre più intelligente e possa essere utilizzato senza troppa interazione umana, però nei casi in cui l’interazione umana diventi necessaria anche quella possa diventare parte dell’auto-apprendimento del sistema.

Il Tour Soci di Habitech è lo strumento che abbiamo individuato per creare e diffondere conoscenza. Quale valore attribuite all’appartenere al network di Habitech che, speriamo, sarà in costante sviluppo, quali sono a suo parere gli aspetti positivi e quali invece quelli negativi?

Il valore è quello di avere una visione comune rispetto a temi fondamentali come quelli della sostenibilità e della qualità dell’abitare, e quindi di poterci confrontare con realtà che hanno la stessa visione, lo stesso approccio. Tra gli aspetti positivi posso citare il fatto che Habitech offre una straordinaria opportunità di networking e di fare sistema, oltre a costituire un serbatoio di competenze ed esperienza importante, e credo unico nel panorama italiano. Quanto agli aspetti negativi, purtroppo si ha sempre poco tempo per fare il networking: si tratta di un elemento che sarebbe da sviluppare di più; parlo ovviamente per UpSens, non per Habitech.

Rispetto a questo, ha suggerimenti, consigli su ulteriori possibili modalità di collaborazione e di coinvolgimento attivo?

Penso che il Tour dei Soci che state portando avanti sia un’ottima opportunità per tenersi informati sulle opportunità di collaborazione con Habitech stessa e tra i vari soci.

 

 

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