Tour Soci | AmAmbiente

02.07.2024

“Vogliamo contribuire a sviluppare una comunità gentile che si prenda cura delle risorse del territorio.” La visione di AmAmbiente incarna l’essenza di un’azienda che considera il territorio, le risorse e la comunità il fulcro del proprio sviluppo. AmAmbiente è una società in cui i Comuni del territorio sono gli azionisti che in maniera collaborativa, determinano le strategie aziendali. Ai cittadini fornisce servizi essenziali di pubblica utilità. La loro storia inizia già nel 2013 con l’ipotesi di fusione tra due aziende, Amnu e Stet. Il percorso di fusione si celebra a novembre del 2021 quando viene firmato l’atto grazie al quale l’anno successivo iniziano finalmente le attività del nuovo gruppo. AmAmbiente è responsabile della gestione del ciclo idrico, che comprende l’acquedotto e rete fognaria, oltre ai servizi d’igiene ambientale e raccolta dei rifiuti. Gestisce inoltre le reti di telecalore, fornendo servizi di teleriscaldamento e teleraffrescamento agli utenti collegati alla rete. ed offre servizi di onoranze funebri, con personale disponibile 24 ore su 24. Per conto dei Comuni soci gestisce poi impianti di illuminazione pubblica, impianti per la produzione da fonti di energia rinnovabili, servizi di gestione della sosta nonché la manutenzione dei cimiteri municipali.
Una società il cui valore aggiunto vuole essere la costruzione di una comunità valorizzante delle differenze e attenta all’utilizzo delle risorse del territorio.

Durante il Tour Soci di Habitech abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Manuela Seraglio Forti, Presidente del Consiglio d’amministrazione, e Roberto Bortolotti, Direttore Generale, che ci hanno raccontato gli ultimi sviluppi interni all’azienda.

AmAmbiente è una società i cui azionisti sono i Comuni del territorio e offre servizi multipli alla cittadinanza. Qual è la mission e la vision dell’azienda?
La vision
“Vogliamo contribuire a sviluppare una comunità gentile che si prenda cura delle risorse del territorio.” Tutte le risorse del territorio includono il sole, il vento, l’acqua, la terra e gli esseri umani. Abbiamo inserito due parole, comunità e gentile, che, secondo noi, racchiudono l’anima di quella che è la nostra visione di mondo.
La mission
Come vogliamo farlo? “Garantendo servizi pubblici utili alle persone attraverso l’esperienza e professionalità dei nostri collaboratori, il continuo miglioramento dei processi e delle tecniche, l’efficienza, la lungimiranza nelle decisioni, la condivisione dei nostri valori e la trasparenza nel rapporto con la cittadinanza.”

 Quali sono state le principali tappe/trasformazioni che hanno contribuito a rendere AmAmbiente un centro di eccellenza innovativo e all’avanguardia?

Possiamo partire dalla tappa principale che ci ha condotto qui oggi: la fusione societaria avvenuta due anni fa tra Stet ed Amnu S.p.A. Stet (Servizi Territoriali del Trentino), che a sua volta derivava da una fusione, si occupava di distribuzione di energia elettrica, gas, acqua, ed illuminazione pubblica. Amnu, invece, era un’azienda che si occupava di igiene ambientale, servizi funebri e cimiteriali. Queste due realtà si sono unite a gennaio del 2022, dando vita ad AmAmbiente. Quello che sarà AmAmbiente da qui in avanti lo stiamo costruendo giorno per giorno. È chiaro che la volontà di fusione è nata molto prima, essendo parte della strategia aziendale già da sette anni. ”Fusione” non significa semplicemente unire due aziende, ma integrarle, un processo complesso che richiede un lavoro continuo. Questo è particolarmente vero considerando che le due realtà avevano core business completamente diversi. Abbiamo introdotto un nuovo logo, un nuovo brand ed un nuovo Consiglio di amministrazione (CDA).

Quali sono i principali obiettivi e progetti di sviluppo dell’azienda per il futuro, tenendo conto dell’approccio etico alle tematiche ambientali, economiche e del territorio che caratterizza il modus operandi?
DG: Il progetto STILLA è uno dei nostri progetti più coinvolgenti. Nonostante non siamo riusciti a ottenere i finanziamenti del PNRR, stiamo investendo 5 milioni di euro per misurare in modo continuo e preciso l’acqua che esce dalle tubature, inclusi i contatori delle utenze. Oltre a ciò, misureremo anche le immissioni nella rete e determinate grandezze sui nodi della rete. Questo ci permetterà di capire immediatamente la differenza tra l’entrata e l’uscita del flusso dell’acqua, e di identificare le perdite effettive nell’acquedotto, cosa che attualmente non è possibile monitorare. In questo modo, potremo modellare la rete e individuare le perdite, ottenendo una gestione oculata di una risorsa sempre più preziosa.
P: Nel corso di tre anni installeremo 23.500 nuovi contatori dell’acqua nei Comuni dove gestiamo integralmente gli acquedotti. Questi contatori saranno teleletti ogni ora e in grado di riconoscere il rumore di eventuali perdite, permettendoci di contenere le dispersioni in uno spazio ridotto. L’acqua non è una risorsa infinita, quindi dobbiamo proteggerla e usarla consapevolmente, soprattutto considerando che attualmente circa il 40% di quella immessa si perde nel percorso.
Spilla, goccia in latino. Goccia a goccia vogliamo recuperare tutto quello che per ora stiamo perdendo.
DG: In maniera legata a questo, c’è tutta la parte di modifica culturale nella gestione dell’acquedotto. Andremo sempre più verso strumenti digitali, tecniche e tecnologie che trasformeranno anche la natura e la qualità del lavoro dei nostri collaboratori. Parallelamente, nell’area dei servizi di igiene ambientale, ci impegneremo a misurare e rendicontare sempre più accuratamente i lavori svolti, i percorsi compiuti e i tempi di risposta, fornendo queste informazioni anche ai cittadini. Questo approccio mira a una significativa modifica culturale. Stiamo promuovendo un cambiamento nelle sensibilità attraverso il percorso “Nuovi Sguardi”. Dobbiamo diventare consapevoli di ciò che comunichiamo e, soprattutto, costruire una sensibilità alla valorizzazione delle differenze.
P: Cerchiamo di diventare una comunità educante per i cittadini.

Il Tour Soci di Habitech è lo strumento che abbiamo individuato per creare e diffondere conoscenza. Quale valore attribuite all’appartenere al network di Habitech che, speriamo, sarà in costante sviluppo, quali sono a suo parere gli aspetti positivi e quali invece quelli negativi?
P: Apprezzo molto questo incontro, perché oggi ho compreso appieno cosa fa veramente Habitech, qual è il vostro core business e le sinergie che potremmo creare. Ho sempre percepito Habitech come una società trasparente e dinamica, che valorizza le relazioni con i propri soci. Il valore aggiunto che potrete offrirci è un supporto significativo nella costruzione del nostro piano strategico di sostenibilità, fondamentale anche per noi. Inoltre, il network in cui siete inseriti rappresenta un altro importante valore aggiunto.
DG: Soprattutto nella fase iniziale dell’incontro, ho notato numerosi punti in comune tra Habitech e la nostra vision e mission, in particolare il senso di partecipazione allo sviluppo di una comunità. Questo è fondamentale per instaurare una relazione solida e dare vita a una collaborazione proficua.

Rispetto a questo, ha suggerimenti, consigli su ulteriori possibili modalità di collaborazione e di coinvolgimento attivo?
P: Il Tour Soci mi sembra lo strumento adatto per creare conoscenza, raccontare e incontrarsi apre il mondo a infinite possibilità di collaborazione.
DG: Momenti diversi rispetto alle assemblee pensati per riunire tutta la compagine e costruire un momento di confronto e condivisione.

 

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